venerdì 28 settembre 2007

Il mistero del grande cerchio a Milano

C'è un piccolo mistero dietro il Grande Disco, la scultura dell'artista Arnaldo Pomodoro che è attualmente situata a Milano.
Esso periodicamente ruota, o meglio... può capitare che ripassando davanti in tempi diversi esso si trovi in posizioni differenti.
Come mai avviene questa curiosa rotazione?
C'è forse un meccanismo che ne causa il movimento?

In realtà il Grande Disco di bronzo lucente e di oltre quattro metri e mezzo di diametro, poggia su un perno in modo da poter girare se intervengono azioni esterne casuali come ad esempio l'essere toccato da mani o dal vento.

Alcune note critiche sull'opera si possono trovare nei seguenti riferimenti:
lombardiadautore.regione.lombardia.it
it.viaggi.yahoo.com

martedì 18 settembre 2007

Fretlight: la chitarra con i LED

Per chi ha voglia di imparare a suonare la chitarra oppure migliorare la propria tecnica, qualche link ai siti della chitarra didattica Fretlight:
http://www.fretlight.com/
http://www.fretlightstore.com/
http://blog.fretlight.com/
http://stores.ebay.com/Fretlight-Back-Lot

lunedì 17 settembre 2007

Cerchi nel deserto

Da questa pagina è possibile ammirare una formazione a spirale nel deserto che ricorda molto i crop circles.













Qui è possibile leggere che la formazione chiamata "Respiro del deserto" è stata completata il 7 Marzo del 1997 dagli autori: Danae Stratou, Sculptor, Alexandra Stratou, Stella Constantinides.


Link espliciti:
http://googlesightseeing.com/maps?p=1423&c=&t=k&om=1&ie=UTF8&ll=27.380339,33.632192&spn=0.001686,0.003583&z=19

http://www.archipedia.org/landscape/desertbreath

martedì 11 settembre 2007

11/9 La cospirazione impossibile

11/9 La cospirazione impossibile
di Massimo Polidoro, Piergiorgio Odifreddi, Umberto Eco, Michael Shermer, James Randi, Paolo Attivissimo, Lorenzo Montali, Francesco Grassi, Andrea Ferrero, Stefano Bagnasco

Prezzo di listino: 16.50 €
Disponibilità: Su richiesta Piemme, 2007 - pp.360


«Questa indagine non mira certo a sostenere pregiudizialmente una ricostruzione dei fatti, e tanto meno le iniziative dell’amministrazione Bush. Ma siamo convinti che un evento così drammatico e rilevante come l’11 settembre imponga una ricerca appassionata, rigorosa e razionale della verità, e che utilizzare il metodo scientifi co, invece che parodie della scienza, sia la sola strada da percorrere. Abbiamo preso in esame gli antefatti e i precedenti storici dell’attentato, analizzato minuziosamente l’attacco al WTC, sottoposto a indagine l’attacco al Pentagono, investigato per capire cosa è accaduto veramente al volo United 93, sottoposto a verifi ca i racconti dei testimoni, indagato i meccanismi psicologici. Abbiamo analizzato decine di “teorie alternative”, avvalendoci della collaborazione di tecnici di molti settori. Lo abbiamo fatto indipendentemente dalle nostre opinioni politiche e opzioni ideologiche. E in questo modo, abbiamo ricostruito passo passo quella terribile giornata, e scoperto che le più popolari ipotesi di complotto si basano su informazioni scorrette e incomplete, su una superfi ciale approssimazione e incompetenza, e talvolta persino su una vera e propria malizia manipolativa.» Nonostante le bugie accertate della cosiddetta “guerra al terrore”, e sebbene alcuni aspetti di quella tragedia debbano essere ulteriormente chiariti, la documentata ricerca di importanti esperti italiani e USA evidenzia come molte delle tesi dei “complottisti” possono forse essere affascinanti, ma non reggono a un’analisi oggettiva dei fatti. Per estremo paradosso, il mantra della cospirazione si fonda su un’immotivata idealizzazione dell’infallibilità americana.