martedì 28 luglio 2009

Cerchi nel grano: Più che un sospetto su Waden Hill 2009

Se avete letto questo mio post, avete presente la formazione di West Kennett Avenue del 17 Giugno deturpata dal proprietario del campo:



e poi modificata in due interventi successivi per arrivare a questa forma:


Bene, è apparsa il 1 Luglio a Waden Hill questa nuova formazione:


Ho subito pensato che quella di Waden Hill fosse la riscrittura della prima fase di West Kennett Avenue che non aveva vissuto quel tanto da essere immortalata.
I circlemakers probabilmente hanno voluto ricrearla per consegnare la sua icona alla storia dei cerchi.

Mi accorgo di non essere stato il solo ad avere avuto la stessa idea, si può vedere uno degli ultimi aggiornamenti della pagina iniziale, oppure i commenti su Waden Hill che riportano l'intuizione ma che invece non legano a un ennesimo indizio che punta verso la paternità umana.


Francesco Grassi

giovedì 23 luglio 2009

Mistero: Il teschio alieno

Ogni mercoledì la trasmissione di Enrico Ruggeri continua a regalare alieni (e lepri) in tutte le salse senza tentare nemmeno un minimo accenno a informazioni vagamente critiche.



E' la volta dello Starchild, un teschio che a detta di Lloyd Pye, intervistato da Ruggeri, sarebbe da attribuire ad un ibrido donna-alieno.
La prova di questa affermazione così straordinaria sarebbe contenuta nell'analisi del DNA del teschio, sempre a detta di Lloyd Pye, il quale a ben vedere è un personaggio sicuramente controverso per le idee non scientifiche che riporta nei suoi libri.

Ecco quindi confezionato il link con Giovanna Podda la donna plurifecondata dagli alieni e presentata nelle prime puntate della trasmissione, ma come è facile immaginare anche il caso del teschio Starchild è ovviamente molto controverso e ci sono numerose informazioni critiche in rete.
Una su tutte ad esempio è la voce su Wikipedia che rimanda a diverse fonti critiche.
Questa ad esempio dice che:
The Starchild skull DNA was found to contain both an X and a Y chromosome. This is conclusive evidence that the child was not only human (and male), but both of his parents must have been human as well, for each must have contributed one of the human sex chromosomes.


In view of such evidence, Pye and Bean can reasonably be expected to abandon their alien hypothesis, if they were genuine scientists. However, their website continues to support an alien interpretation of the Starchild [...]


Nemmeno un minimo accenno a informazioni di questo tipo, è tutto così evidente e banale: gli alieni sono tra noi da centinaia di anni (la datazione al Carbonio 14 dice che il teschio ha circa 900 anni) e continuano a fecondare le donne qui sul pianeta Terra.




Francesco Grassi

mercoledì 22 luglio 2009

Cerchi nel grano: National Geographic e il cerchio di Apollonio

Il National Geographic sta realizzando un nuovo documentario che probabilmente andrà in onda all'inizio del 2010.
Per l'occasione è stato chiesto al Team Satan di creare di notte e in 4 ore una figura basata sul Cerchio di Apollonio.

La formazione è stata realizzata con successo nel mese di Luglio:



Questo è il link a Wikipedia in inglese con alcune immagini in più.

Da alcune anticipazioni, il documentario si preannuncia molto interessante.
Vi terrò aggiornati.

Francesco Grassi

martedì 21 luglio 2009

Cerchi nel grano: Il più grande gioco di carte del mondo

Nel 2003 al Team Satan fu chiesto di creare una grande formazione finalizzata alla creazione di un effetto magico noto ma mai ottenuto in questa particolare modalità.

L'esecutore è Pete Firman e questo è il video, buona visione:




Francesco Grassi

domenica 19 luglio 2009

Cerchi nel grano: Salviamo il The Barge Inn!

Il pub The Barge Inn è un punto cruciale e nevralgico per il circlemaking inglese e quindi mondiale.



Durante il giorno è meta di tanti croppies che apprendono dei nuovi cerchi da andare a visitare e magari trovano posto nel camping sul retro per piantare la propria tenda.
Di notte però sono i circlemakers che al The Barge Inn si ritrovano all'ora di chiusura e organizzano i team per andare a creare le formazioni che il giorno dopo vengono ritrovate.
Il pub ora è a rischio di chiusura ed è in vendita, per questo è nato un comitato con l'obiettivo di raccogliere il quantitativo di soldi necessario per tenerlo ancora in vita.

Se volete contribuire, come me, a salvare il The Barge Inn basta andare al link seguente e seguire le indicazioni:
http://www.bargeinncommunityproject.com/


Francesco Grassi

venerdì 17 luglio 2009

Cerchi nel grano: In prigione, in prigione!

Normalmente i croppies vorrebbero vedere in prigione i circlemakers, ma qui invece paradossalmente a finire dentro è stato un parente del proprietario del campo:

http://www.dailymail.co.uk/news/article-1199885/Masked-farm-worker-fired-shotgun-Norwegian-crop-circle-tourists-300ft-design-appeared-overnight.html

Crop circle 'vigilante': Farm worker who turned his gun on UFO hunters is arrested
By LUKE SALKELD and CAROLINE GRANT
Last updated at 12:54 AM on 16th July 2009
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If it had been a group of aliens returning to inspect their handiwork, he would not have stood much of a chance.
Fortunately for Kenneth Wilson the 'trespassers' he confronted were visitors from this planet.
A group of Norwegian crop-circle enthusiasts had come in peace to see the latest 300ft creation in a Wiltshire field.


Under arrest: Police lead away a man in the Wiltshire fields after complaints of gunfire

Mr Wilson, however, was determined to keep any intruders at bay and fired several warning shots at the group, it is alleged.
But his stand was halted by an easily identifiable flying object - a police helicopter.
Dressed in camouflage gear the 62-year-old had set up camp in the middle of the crop circle and armed himself with a shotgun.
When a group of tourists arrived to inspect the design, which is thought to represent a bird with an open beak, he opened fire and shouted at them to get off the land.
One of them, Eva- Marie Brekkesbo, 47, said: 'The gunman was dressed in full camouflage garments, had a black mask over his face and held a gun in his hands.
'When I asked him if he was the farmer, he said that he was engaged by the farmer to prevent anyone from visiting the crop circle.'


Star attraction: The 300ft crop circle near Devizes, Wiltshire. A group of Norwegian tourists were visiting the site when a camouflaged farm worker allegedly fired a shotgun over their heads

She added: 'I have been visiting crop circles for a decade and have in various ways been told that we are not welcome, but this is the first time I have been threatened with a gun.
'Farmers have the right to protect their land, but they have no legal right to threaten people. It was totally unnecessary and incredibly scary.'
A member of the group called the police and with the help of an observation helicopter that was in the area officers swooped in to stop the gunman.
Mr Wilson was arrested at around 2pm on Tuesday. He was later released on bail pending further inquiries.


Repeat offender? A Mayan-themed crop circle, this time in Silbury Hill, Wiltshire

But the owner of the field, Richard Oram, claims that he had simply been shooting at pigeons with his brother Sid.
'Sid is ex-firearms,' the farmer said. 'He's always shooting pigeons and rabbits on our farm. He and his brother both had permission to be there.'
Mr Oram that after the circle appeared last Thursday, the disturbed area of land would have attracted plenty of birds to feed on the seeds and insects.
He admitted that crop circles are a problem for him.
'This one alone will have caused £1,000-plus damage,' he said.
Another worker at the farm near Devizes, Wiltshire, described the crop circle as vandalism and said: 'If people go nosing around on other people's land they are trespassing and will be removed.'
Expert Steve Alexander, who spotted the crop circle last week when flying overhead, said: 'I have never encountered anything like this before.
'We know crop circles are man-made and they cause huge problems for farmers because these crops are grown to earn the farmer income. However, there is no justification in using a firearm to intimidate people - that is simply illegal and totally wrong.'
Sid Wilson, 64, refused to comment on his brother's arrest.



Francesco Grassi

giovedì 9 luglio 2009

CICAP a Superquark

Oggi, 9 Luglio, fra i vari argomenti a Superquark si parlerà anche del CICAP.



Quarta puntata
In onda giovedì 9 luglio 2009 alle 21.20

Ancora della spettacolare serie della BBC Il grande spettacolo della natura il documentario della quarta puntata di Superquark, che ci porta lungo le coste dell’Alaska, quando il sole torna a riscaldare la terra e l’acqua diventa un’enorme dispensa, piena di cibo: è il Tempo dell’Abbondanza. Le megattere, con i loro piccoli, arrivano qui addirittura dalle Hawaii, ma il prezzo da pagare è la presenza pericolosissima di orche fameliche…

Numerosi, come sempre, i servizi e le rubriche, fra i quali:
Come si possono conciliare bellezza estetica, coibentazione, riciclo e anche sistemi anti-terremoti. Parliamo dell’Accademia della Scienza di San Francisco, in cui le originali soluzioni non sono firmate da qualche geniale architetto americano, ma da un italiano: Renzo Piano.

Negli ultimi trent'anni la fertilità degli uomini occidentali si è drasticamente ridotta: quanto è diffusa l'infertilità maschile e quali sono le cause?
400 anni fa Galileo puntò il suo cannocchiale verso la volta celeste e il mondo cambiò per sempre. La storia dello strumento che ha capovolto l’interpretazione dei corpi celesti.

Le reti neuronali replicate nel silicio per cercare di capire meglio il complesso funzionamento del nostro cervello al Politecnico di Losanna.
Come imparare a smascherare ciarlatani e ufo in un corso del Cicap, comitato italiano per il controllo delle affermazioni sul paranormale.
Quali sono i trucchi per parlare bene in pubblico e come vincere le proprie timidezze prima di un discorso? Ce lo spiega il Professor Mauro Ferraresi, ospite in studio con Piero Angela.

Per il Dietro le quinte della Storia: le curiose storie dei falsi re.

mercoledì 8 luglio 2009

Cerchi nel grano: Ruggeri e i crop circles

Oggi su Italia 1 è andata in onda la seconda puntata della trasmissione Mistero condotta da Enrico Ruggeri.


Siamo in Inghilterra, il 22 Agosto 1678 compare un dipinto anonimo. Lo sconosciuto illustratore ritrae il diavolo che sta arando un campo e si era ispirato a un fatto di cronaca, di cronaca locale. Il contadino avendo a che fare con un mietitore troppo esoso gli dice "meglio il diavolo", il giorno dopo cominciano a comparire dei disegni, i famosi cerchi nel grano.
Robert Plot indica subito una prima spiegazione parascientifica, correnti di vapore nelle parti alte dell'atmosfera, eppure dall'inizio del '900 i cerchi nel grano, i disegni misteriosi nei campi, cominciano a comparire in maniera sempre più frequente e le spiegazioni scientifiche sono sempre più disparate.


Ruggeri introduce così il documentario che di fatto costituirà la parte dedicata ai crop circles, ma in quelle poche frasi di introduzione si nascondono già numerosi errori.
Gli addetti ai lavori avranno senz'altro riconosciuto che la prima citazione è al famoso caso The Mowing Devil che ho già analizzato e chiarito qui da parecchi anni ormai.


Il diavolo non sta arando un campo, sta bensì falciando, mietendo, e quello non è il racconto di un fatto di cronaca ma è un pamphlet. Seguendo il link citato si capirà effettivamente che il pamphlet del diavolo mietitore non ha nulla a che vedere con i crop circles.
La citazione a Robert Plot si riferisce al libro A Natural History of Staffordshire del 1686 in cui Plot in maniera accurata descrive e interpreta delle formazioni nell'erba. Normalmente si trovano in rete citazioni acritiche come queste.
E' vero, non ho ancora pubblicato il mio articolo sul caso, ma ho raccontato pubblicamente la soluzione nel 2006 al X Convegno Nazionale del CICAP, e nel Maggio del 2007 al Museo Civico di Storia Naturale di Milano.
Anche il caso di Plot non ha nulla a che vedere con i crop circles.
Per finire, i cerchi non iniziano a comparire dall'inizio del '900, ma dall'anno 1980, anno più, anno meno.

Veniamo ora ai principali contenuti del documentario, le cui riprese risalgono in realtà al 2002 e la prima messa in onda dovrebbe essere datata Ottobre 2002 con il titolo Crop Circles: Mystery in the Fields per il canale Discovery Sci-Trek Channel, ora Discovery Science o Discovery Channel.

Qual è la posizione della scienza? Finora l'unico studio scientifico approvato è stato coordinato dalla BLT Research Team a Cambridge nel Massachusetts.


Le cose non stanno propriamente così, Levengood nel 1994 è riuscito a pubblicare un primo articolo sulla rivista Physiologia Plantarum, Levengood&Talbott (la referente "scientifica" che appare nel documentario) nel 1999 sono riusciti a pubblicare un secondo articolo sempre sulla rivista Physiologia Plantarum, nel 2001 Eltjo Haselhoff ha ottenuto la pubblicazione sempre sulla stessa rivista di un nuovo articolo e infine nel 2005 Grassi, Cocheo e Russo ne hanno pubblicato un altro che smentisce i tre precedenti articoli. La storia è lunga e merita di essere affrontata in un altro post.
Il documentario è del 2002 per cui non avrebbe potuto citare l'articolo del 2005, ma quello di Haselhoff che ha sollevato un'eco molto importante, sicuramente si.

Gli studenti del MIT si concentreranno sulle tre caratteristiche principali dei cerchi:
  • le cavità di espulsione nei nodi
  • le particelle ferrose nel terreno
  • e i disegni geometrici simmetrici


Qui veniamo al core su cui è basato l'impianto del documentario, con la consulenza di Nancy Talbott vengono identificati tre criteri di genuinità.
Tralasciando il terzo criterio (anche se bisognerebbe puntualizzare che Levengood, la Talbott e l'intero BLT sostengono che gli allettamenti naturali sarebbero delle Non Geometric Formations con le stesse anomalie anche di grado maggiore), ai ragazzi del MIT viene chiesto di ricreare nel proprio crop circle le prime due condizioni in maniera artificiale.

Lasciamo stare un attimo le presunte cavità di espulsione e le particelle ferrose e proviamo a seguire un percorso analogo identificando come anomalia chiave quella delle mosche morte. Immaginiamo cioè che venga interpellato un altro esperto e che questo chieda a quei poveri ragazzi di replicare il fenomeno delle mosche morte.
Ho già analizzato e sviscerato questa anomalia, qui potete leggere tutti i post che ne parlano, voi adesso sapete che le cose non stanno come vengono descritte. Le mosche morte non si trovano in tutti i cerchi (di fatto la leggenda nasce da una sola formazione) e la loro morte è causata da un fungo naturale.
Ma se foste stati nei panni di quegli ignari ragazzi, che cosa avreste fatto di notte per ricreare quella situazione? Vi sareste procurati sacchetti di mosche, colla e cannoni a microonde per bombardare le mosche dopo averle incollate con la proboscide sulle spighe?
E' evidente che la cosa non sta in piedi, ed è esattamente quello che è avvenuto nel documentario. E' stato chiesto di replicare un qualcosa assunto in maniera forzata come elemento anomalo discriminante, senza aver sviscerato l'affermazione di partenza.

Vediamo perché partendo dal caso delle particelle ferrose nel terreno.
E' vero che in molti cerchi vengono ritrovate particelle con le caratteristiche dichiarate?
No, è falso. L'unico caso veramente documentato è solo uno, di cui si sa con certezza il nome del circlemaker che ha realizzato la formazione e si sa anche che cosa ha sparso sulle spighe per creare l'artificio.

Il circlemaker in questione è il famoso Robert Irving e tutto il caso è ampiamente trattato e sviscerato da Ronald Ashby su queste pagine:
The H-Glaze Explained (versione su Web Archive)
http://www.xstreamscience.org/H_Glaze/H_Glaze_0.htm
http://www.xstreamscience.org/H_Glaze/H_Glaze_1.htm
http://www.xstreamscience.org/H_Glaze/H_Glaze_2.htm
http://www.xstreamscience.org/H_Glaze/H_Glaze_3.htm
http://www.xstreamscience.org/H_Glaze/H_Glaze_4.htm
http://www.xstreamscience.org/H_Glaze/H_Glaze_5.htm
http://www.xstreamscience.org/H_Glaze/H_Glaze_6.htm
http://www.xstreamscience.org/H_Glaze/Addendum.htm

Questi sono i disegni delle formazioni contigue in cui vennero rinvenuti i depositi. La scoperta delle formazioni e dei depositi avvenne sul campo già mietuto:


Questo è il contenitore del materiale che Irving sparse sulla formazione:


Dettaglio di una spiga ricoperta di materiale:



Una delle prove oggettive schiaccianti. Irving era in possesso di una foto delle due formazioni prima ancora che la coltivazione fosse mietuta, nessun altro al mondo era a conoscenza della locazione di quella formazione prima della mietitura e non esistono altre foto pre-mietitura:


L'anomalia delle particelle ferrose ha quindi un percorso analogo a quella delle mosche morte, è una leggenda originatasi da un'unica formazione di cui si conosce (basta impegnarsi un po') l'autore (Robert Irving) e la genesi della leggenda stessa. Aveva senso chiedere a dei ragazzi di inventarsi un cannone-spara-particelle di ferro?

Rimane quindi la presunta anomalia delle (così chiamate) cavità di espulsione nei nodi.
Qui la situazione è più complessa da affrontare, quello che viene mostrato nel documentario e nelle foto sui libri o sul web, sono situazioni di questo tipo:




Quello che viene raccontato è che onde elettromagnetiche siano in qualche modo coinvolte. Levengood&Talbott sostengono che l'origine dei crop circles sia dovuta a un fenomeno atmosferico ignoto quale il presunto vortice di plasma, mentre Haselhoff introduce la presenza di una BOL (Ball Of Light) irraggiante la coltivazione. Secondo queste due versioni, onde elettromagnetiche di frequenze non meglio precisate dovrebbero originarsi sia all'interno dei vortici di plasma che dalle BOL.
Forse non tutti sanno che parlare di onde elettromagnetiche vuol dire tutto e niente, è onda elettromagnetica la luce del sole che ci consente di vedere con i nostri occhi il mondo che ci circonda, sono onde elettromagnetiche le onde radio che ci consentono di comunicare a distanza, sono sempre onde elettromagnetiche i raggi X che vengono utilizzati per fare le radiografie, sono ancora onde elettromagnetiche le cosiddette microonde usate nei forni che abbiamo in cucina e che consentono di riscaldare e trasferire velocemente calore alle pietanze oppure i raggi UV (ultravioletti) da cui dobbiamo proteggerci l'estate con le creme.
Quello che distingue tutte queste onde elettromagnetiche è un parametro chiamato frequenza.
In questa immagine sono identificate le varie tipologie di onde elettromagnetiche in base alla frequenza con un dettaglio sullo spettro del visibile:


Bene, fra tutte queste tipologie di onde, le microonde giocherebbero (il condizionale è d'obbligo) un ruolo chiave nella generazione delle presunte cavità di espulsione che si trovano citate anche come nodi esplosi.
Si, il concetto è ancora quello dei pop-corn nel forno a microonde, un trasferimento repentino di energia all'acqua contenuta nel nodo della pianta porterebbe rapidamente l'acqua allo stato di vapore che dovrebbe trovare sfogo da qualche parte per poter uscire e creerebbe quindi un foro, una cavità nel nodo stesso.

Ancora una volta è lecito porsi domande, è vero che fornendo energia ad una spiga con delle microonde si riesca a provocare solo un nodo esploso evitando di far rinsecchire l'intera pianta?
E' forse possibile che quel tipo di situazioni sul nodo possano essere ricondotte a diverse cause slegate fra loro come ad esempio insetti parassiti, agenti patogeni o reazione a stress meccanico da parte del nodo?
Nessuno dei sedicenti esperti ha affrontato a 360 gradi la questione e quindi il mito ormai condiviso è che gli steli siano irraggiati da onde elettromagnetiche che causano ciò che viene chiesto ai poveri ragazzi del MIT di riprodurre con dei cannoni elettromagnetici nel campo.

Per tagliare la testa al toro, abbiamo però un controesempio molto efficace ed importante. Nel 2005 venne chiesto al Team Satan, i circlemakers che stanno dietro a questo sito, di creare una formazione con i cerchi olimpici e così questa fu realizzata.
All'interno di quella formazione, di sicura paternità umana quindi, vennero successivamente trovate e fotografate situazioni di questo tipo:




Le immagini sono tratte dal forum del sito cropcircleconnector.

C'è bisogno di commentare?
Qualunque sia la causa di quel tipo di situazione, essa si verifica anche in formazioni realizzate con certezza dall'uomo, non solo... ma per stessa "ammissione" involontaria di Levengood e Talbott, quelle situazioni si trovano anche e con incidenza superiore in allettamenti naturali:
[...] Although many crop formations with very irregular outlines have been attributed to wind damage or overfertilization, we have determined that the same type of complex energy systems appears to be involved in their creation as in those displaying more geometric patterns. In fact plant damage of greater magnitudes and of more complex distributions occurs within the more irregularly outlined crop formations.


Si sta parlando cioè di queste cose:


L'immagine è tratta da questa pagina:
http://www.bltresearch.com/otherfacts.php

e la relativa didascalia recita così:
Laboratory tests on plants taken from non-geometrically downed areas like these, in many different countries, often reveal the same changes found in plants from crop circles of more "geometric" design.


Aveva senso chiedere a dei ragazzi di portare un magnetron in campo per sparare microonde sulle spighe?


Mi permetto qualche commento ad altri frammenti del documentario...

"Qui c'è un fosso! Grazie."
Dom, Lisa e Dave capiscono cosa hanno passato i creatori dei cerchi, vagare per i campi nel mezzo della notte è una vera impresa.
"Bene, iniziamo a tracciare il cerchio".
Dopo quasi un'ora Dom, Lisa e Dave iniziano a lavorare metodicamente. Hanno tracciato il cerchio e ora iniziano a piegare le spighe con la tecnica della tavola e delle corde. Si muovono sul campo come una squadra paramilitare, hanno anche lo stesso equipaggiamento, occhiali per la visione notturna e GPS...


No, muoversi di notte nei campi non è affatto un'impresa, chiaramente bisogna saperlo fare, ma non richiede abilità particolari.
Si vedono poi i tre ragazzi bardati di occhiali per la visione notturna e la voce fuori campo cita il GPS. No, anche questo è un clamoroso errore, gli occhiali per la visione notturna e il GPS non servono proprio a nulla se uno vuole realizzare un crop circle, bastano e sono più che sufficienti i propri occhi e i metri a nastro che danno sul campo una precisione di gran lunga superiore a quella dell'attuale sistema GPS.
E' evidente che i tre ragazzi siano dei totali sprovveduti relativamente al circlemaking e che quella è la loro prima esperienza.

Subito dopo Jim Schnarbel (sic), un collaboratore della CIA, ha scritto un libro in cui sosteneva che il fenomeno era solo una truffa.


Il cognome corretto è Schnabel, questo è il suo sito e Round In Circles è il libro che cita Colin Andrews.


Jim Schnabel non era un collaboratore della CIA, siamo come al solito nel campo delle urban legends.

La maggior parte delle teorie sembra poggiare sui vortici di plasma.
[Colin Andrews] Cosa sono i vortici di plasma? Sono mulinelli d'aria elettricamente carichi e luminosi, che si vedono anche di notte, alcuni li collegano al passaggio degli UFO.


Qui c'è qualcosa che non torna e dovendomi affidare solo al voice-over italiano esprimo la mia perplessità. Colin Andrews è stato (da un certo punto della storia dei cerchi) insieme a Pat Delgado uno dei più acerrimi nemici di Terence Meaden, che è il papà dell'idea dei vortici di plasma.
Meaden (e poi Levengood, Talbott e tutto il BLT) vedeva il presunto vortice di plasma come causa dei crop circles, un fenomeno meteorologico tutto nuovo e da studiare.
Andrews e Delgado non sopportavano questa cosa, non poteva esserci solamente un nuovo fenomeno atmosferico dietro ai cerchi, ci doveva essere almeno un'intelligenza che il vortice di plasma non avrebbe mai potuto avere.
Qui invece vediamo bellamente Andrews, a distanza di anni, dare per scontata l'esistenza dei vortici di plasma, o c'è una traduzione errata in italiano oppure per qualche motivo Colin Andrews non è più interessato a questi dettagli che una volta erano così importanti.

[Simeon Hein] Il problema di questa teoria (i vortici di plasma, nda) è che i disegni di molti cerchi sono ben definiti e regolari, troppo! per madre natura.


Giusto, ottima osservazione più volte ribadita e condivisa sicuramente da moltissimi sostenitori di Levengood, Talbott e del BLT i quali però purtroppo ignorano che è proprio Levengood, Talbott e il BLT a sostenere l'ipotesi dei vortici di plasma.
Curiosità per i lettori, Simeon Hein scrive su questo sito, questo blog e ha una visione abbastanza sorprendente del fenomeno.
Hein sa benissimo che i cerchi sono realizzati dagli uomini ed è anch'egli un circlemaker, qui ci sono testimonianze di cerchi realizzati da uomini, mentre da qui si possono commissionare formazioni.
Hein però sostiene (e questo è comune a una certa corrente di circlemakers) che le formazioni seppur realizzate dagli uomini portino con sé una certa dose di effetti strani, misteriosi e paranormali.

Ancora Ruggeri:
Il 90% delle spighe subisce profonde mutazioni genetiche, inoltre all'interno di questi giganteschi disegni è stato ritrovato ferro meteoritico. Come si spiegano questi dati?


Nessuna mutazione genetica, è pura leggenda, sul ferro meteoritico abbiamo abbondantemente commentato.

Il servizio termina con delle riprese di Ruggeri che intervista Pino Morelli (Giornalista Esperto di Misteri) all'interno della prima formazione italiana (25 maggio 2009), quella di Brugherio.

[Pino Morelli] Non noto dei particolari, diciamo così, tecnici che normalmente possono avvenire per esempio prendendo una spiga o qualsiasi o particolare. Normalmente ci sono qui (indica un nodo, nda) dei rigonfiamenti particolari che scoppiano come se fossero dei pop corn, diventano bruciati e piegano la spiga in una maniera naturale, non come sto facendo io. Questo è il classico caso dei più inspiegabili crop circles.


Morelli quindi ribadisce il concetto delle cavità di espulsione che abbiamo commentato prima e aggiunge però un particolare, la piegatura della spiga.
Detta così sembrerebbe che se si trova un nodo di una spiga piegato, allora questo vorrebbe dire che la spiga dovrebbe essere stata coinvolta nel processo misterioso di creazione di un crop circle.
Le cose non stanno così, la piegatura del nodo (ginocchiatura) è la reazione più normale che una spiga possa mettere in atto quando per un motivo o per l'altro (pioggia, grandine, vento, tavola da circlemaker...) viene prostrata per terra.
La spiga infatti, se è ancora viva, tende ad accrescere asimmetricamente una parte del nodo in modo da creare proprio un allungamento del nodo stesso per far rialzare la spiga.
In questo processo è pesantemente coinvolto un ormone che si chiama auxina, ma vi rimando a questo articolo di Margherita Campaniolo che entra in maggiori dettagli.

I nodi sono geneticamente programmati per piegarsi e far rialzare la pianta, qui vediamo degli esempi:




Ancora una volta queste foto ritraggono spighe appartenenti alla formazione dei cerchi olimpici citata precedentemente e realizzata dal Team Satan.
Anche negli allettamenti naturali si trovano i nodi allungati, come abbiamo detto per la spiga non fa differenza se a buttarla giù è un agente atmosferico, un animale, il piede di un uomo o una tavola di legno, se la spiga è viva tende a rialzarsi.

Il servizio volge alla fine:
[Ruggeri] Perché quindi come dire le spighe subiscono una specie di mutazione...
[Morelli] C'è sicuramente un intervento straordinario che gli scienziati checché se ne dica perché qui non stiamo parlando di persone così attempate o principianti, in questo caso io scientificamente non sono neanche un principiante in quanto non sono uno scienziato ma ci sono equipe molto accreditate e che studiano ormai da anni questo fenomeno e lo accreditano come anche una componente rivoluzionaria e scientifica.


Qui, ad di là del giro di parole un po' audace (purtroppo le interviste in diretta normalmente costringono l'interlocutore a improvvisare), il concetto espresso è che "equipe accreditate studiano da anni il fenomeno e lo avallano scientificamente".
Dietro la parola equipe per chi ancora non lo avesse capito, c'è il BLT e quindi ancora una volta Levengood e Talbott.
Ripeto allora che nel 2005 io, Claudio Cocheo e Paolo Russo abbiamo pubblicato un articolo scientifico che smonta anche le pubblicazioni di Levengood e Talbott a cui Morelli si riferisce in questo frammento.

Per chiudere in bellezza però citerei le parole del Dr. Vaughan Hurry, Subject Editor della rivista Physiologia Plantarum sulla quale furono pubblicati gli articoli di Levengood e Talbott, il quale nel 2004 si espresse invece così:
Email Sent: monday 23 february 2004 11.50

Subject: Manuscript PPL-2003-00411 Decision

Editorial decision: Reject without review


Dear Dr. Francesco Grassi,

I have read your paper 'Balls of light: the questionable science of crop-circles formations' (PPL-2003-00411) submitted to Physiologia Plantarum. I have gone back and read these 2 previous papers and the comments on them and looked at their citation histories. The 1994 Levengood paper was self-cited in the follow up paper in 1999, which in turn was only ever cited in Haselhoff's and Deardoff's comments in 2001.

I have read your letter and your manuscirpt several times. While you have been more polite than I would be, in describing this as "questionable science", I think we agree that this topic is more suited to the popular press than to a scientific forum. The original papers were submitted to the journal and were subjected to the normal peer-review and were, regrettably in my view, recommended for publication and therefore published. Your point is that, given that this journal has published in the past papers that were questionable, in your view and mine, then this journal is therefore the best place to continue this discussion. I understand your point of view and I respect your wish to set the record straight, as you see it, but I must disagree.

The original papers by Levengood were published, and comments/criticisms of these were also subsequently published (Haselhoff 111(1) & Deardorf 111(1)) - inadequate though you may feel these were. After serious consideration I believe that to "continue this discussion", when clearly from the citation record there is not a scientific discussion in progress, only gives gives it substance and credibility it does not merit. I can therefore not accept your manuscript for publication in our journal.

I am sorry to disappoint you but I wish you every success in publishing your paper in a more appropriate forum.

Yours sincerely,

Dr. Vaughan Hurry

Subject Editor
Physiologia Plantarum


E così nel 2005 il nostro articolo fu pubblicato sulla rivista JSE (Journal of Scientific Exploration).

Siamo nel 2009 e ancora questa cosa non viene recepita dagli esperti, è facile immaginare perché.

Il bilancio finale del servizio del programma Mistero sui crop circles è quindi assolutamente negativo:
  • testi degli autori del programma letti da Ruggeri, assolutamente sbagliati
  • un documentario del 2002 riciclato e assolutamente privo di senso logico
  • infine un'intervista senza contenuti informativi all'interno di uno scadente crop circle italiano di cui l'esperto in campo non è stato in grado di identificare o meno la paternità umana



Francesco Grassi

lunedì 6 luglio 2009

Cerchi nel grano: Tutto in una notte? (2)

Avevo accennato qui ad un paio di formazioni inglesi del 2009 di cui si ha evidenza esplicita di realizzazione avvenuta in più notti o comunque in fasi successive.

Vediamo ora un altro paio di casi clamorosi del 2004.

Tan Hill, realizzata in ben 4 fasi successive, si trova adesso ritratta nei vari siti internet o altre fonti così:


Questa è però la fase iniziale:


Poi abbiamo traccia della seconda:


Questa è la terza:


e infine la quarta che abbiamo già visto:


Qui la testimonianza della cronologia su un altro sito:


e la successiva correzione quando si scoprì che esisteva prova anche di una terza fase:



Questa è invece la formazione che nel 2004 venne premiata dal sito cropcircleconnector come la migliore dell'anno:


Qui un'altra immagine della stessa formazione:



Si ha però traccia di due fasi realizzative, la prima il 2 Agosto e la seconda il 3 Agosto:



Il fatto che esistano testimonianze di ritocchi e completamenti successivi alla prima scoperta, ci dice quindi che ciò viene normalmente fatto da parte dei circlemakers.
E' inoltre possibile che quando ciò avviene, non sempre si abbia evidenza fotografica o testimonianza umana.
Per questo motivo, se una formazione viene ritratta solamente nel momento finale, in mancanza di evidenze fotografiche non si può di certo affermare che sia stata realizzata in più fasi o notti ma - e questo è il punto cruciale - non si può purtroppo nemmeno escluderlo in maniera categorica.

Questo dovrebbe pertanto indurre un minimo di cautela in chi porta come prova di presunta genuinità l'irrealizzabilità della formazione nei tempi di una sola notte.
Il fatto che i crop circles vengano realizzati in una sola notte è quindi un assunto arbitrario.


Francesco Grassi